martedì 30 giugno 2015

IL ROGO DEI LIBRI E DEL BUON SENSO

Era prevedibile che ci sarebbe stato un contraccolpo dopo l'apertura degli USA sul matrimonio omosessuale.

E come sempre, quando si parla di indottrinamento, chi ne fa le spese è la cultura.

I libri.

E' di questi giorni la notizia che il sindaco della Serenissima ha messo al bando dalle biblioteche scolastiche alcuni testi genericamente definiti "gender". Chiariamo. Non si tratta di apologie dell'omosessualità, né di testi denigratori della religione o della tradizione, o della famiglia tradizionale.

Sono libri destinati ai bambini che spiegano attraverso alcune storie simboliche la diversità e l'accettazione.


Un titolo su tutti mi ha colpito (insieme alla storia vera del piccolo Tango, un pinguino orfano cresciuto da due maschi nello zoo di nonmiricordodove): La Storia di Piccolo Blu e Piccolo Giallo.


Vado ad illustrarvi.
Piccolo Blu e Piccolo Giallo sono due amici che vanno a scuola insieme, giocano, e fanno tutte le cose che i bambini fanno quando sono amici. E la loro amicizia è talmente radicata che un bel giorno, abbracciandosi, si mischiano, perdono i loro colori originari e diventano entrambi verdi.
I genitori, gli adulti, in un primo momento non li riconoscono, visto che avevano cambiato colore, ma una volta chiarito l'inghippo, tutto torna alla normalità.
Questa è stata la storia dell'accoglienza in prima elementare che le maestre del Nin hanno utilizzato i primi giorni dello scorso anno scolastico. Il Nin la conosce a memoria.


E ora?
Cosa devo scoprire?
Che questo libro tratta di un argomento che spetta alle famiglie spiegare, e non alla scuola (questo la motivazione addotta dal sindaco)?
E quale argomento sarebbe, di grazia? L'amicizia? I colori? Non capisco.


Di certo non mi starete dicendo che i due bambini che mischiano i propri colori sarebbero metafora della teoria del gender che nemmeno esiste, vero?


Ah no, ho capito: forse mi state dicendo che la scuola, la scuola PUBBLICA e LAICA non deve insegnare ai bambini la tolleranza, l'uguaglianza, l'aiuto reciproco, l'accettazione. Vero?
Perché questi sono valori che solo la famiglia deve decidere se veicolare.


NO DICO. MA SIAMO SCEMI?
Questi sono valori assoluti, universali, che la scuola non solo può ma DEVE insegnare proprio in quanto scuola, e dirò di più: deve insegnarli tanto più quanto le famiglie invece veicolano il messaggio opposto. 

Io mi spavento, dico proprio che ho paura, quando vedo i libri presi di mira
Quando qualcuno si arroga il diritto di dire cosa posso e non posso leggere, cosa è bene o non è bene che io - o i miei figli in questo caso - sappiamo o non sappiamo.
Di cosa possiamo parlare e di cosa no. E magari anche cosa dobbiamo pensare.


E' compito essenziale della scuola fornire agli studenti tutti i mezzi e gli strumenti per poter sviluppare un pensiero libero ed individuale. E questo obbligo può essere assolto solamente presentando la più vasta informazione possibile, da tutte le angolazioni e da tutti i punti di vista senza censure. Raccontare la realtà, ogni tipo di realtà, con onestà e chiarazza.


Lo so, sono solo due libricini per bambini
Cosa volete che sia. Censura, che parolona.
Certo. Si comincia così, piano piano, in sordina
Pochi se ne accorgono, nessuno si lamenta.
Sono solo due libretti in croce.
Ma domani diventeranno tre.
E poi tre libri e un programma televisivo
E si aggiungeranno un paio di film, tra qualche mese.
Un passo alla volta, perché è così che si fa, finchè la gente non si abitui.
E poi il passetto successivo.


Non sono una complottista ma il giorno che bruceranno Monna Lisa perché Leonardo era dichiaratamente gay, non ditemi che non vi avevo avvisati... e francamente gradirei evitare che io o i miei figli vediamo dal vero quanto finora abbiamo visto solo nei documentari dell' Istituto Luce





















domenica 28 giugno 2015

INCESTO E MATRIMONIO GAY: AH SI, SONO LA STESSA COSA!

All'indomani della storica, ma dovuta intendiamoci, sentenza della Corte Suprema americana, mi imbatto in Facebook in un signore che decide di voler "dire la sua" sul matrimonio gay e sull'adozione da parte di famiglie omogenitoriali.

Beh ma figuratevi se IO posso aver qualcosa da ridire se uno vuol dire la sua........ io che ne ho fatto un blog, sul dire la propria!

Dunque questo signore del quale per privacy (e pudore) taceremo il nome scrive quanto segue:

"Visto che in questi giorni si parla tanto di "matrimonio" gay e, dunque, la legittimità di adottare figli ritenendolo un atto d'amore vorrei, anch'io dire la mia. Consideriamo, allora, anche un atto d'amore l'incesto, a causa del quale possono nascere dei figli? Secondo la nuova idea mettere al mondo dei figli, senza prescindere dal valori del Creato, è un atto d'amore; quindi anche un genitore che ha un rapporto incestuoso col proprio figlio/a compie un atto d'amore, anche a rischio di mettere al mondo un altro essere umano. Bella idea d'amore e del diritto altrui."

A parte la grammatica francamente immaginifica (e vi ho risparmiato una manciata di parole a caso scritte in maiuscolo) qui secondo me c'è un tale guazzabuglio di strane idee che si fa fatica a venirne a capo.

Proviamo.

La prima cosa che mi viene in mente è banale.
L'incesto è reato, il matrimonio no.
Semplicemente, il matrimonio no.

La seconda cosa:
I detrattori delle unioni omosessuali - gli omofobi, diciamolo - usano la sterilità del rapporto sessuale gay appunto come prova, come supporto al fatto che queste unioni siano contro natura.... e che c'azzecca ora paragonarlo all'incesto perchè "anche" nell'incesto c'è il rischio di mettere al mondo figli? Se due gay fanno del sesso non rischiano di mettere al mondo un altro essere umano (per quanto la nascita di un bambino possa essere definita un rischio, ma qui ci addentriamo in un altro ambito) quindi il paragone, al di la dell'essere francamente ardito, è anche semanticamente improponibile

La terza cosa:
ma davvero devo leggere ancora la parola matrimonio riferita alle coppie omo con le virgolette?
Perchè le virgolette? Come dire che usiamo quella parola in modo improprio, perchè l'amore tra due persone dello stesso sesso è indegno? Ah si? Quindi due persone dello stesso sesso possono picchiarsi, uccidersi, spararsi, odiarsi, insultarsi e squartarsi senza virgolette, perchè sono cose che non prescindono dai valori del Creato, ma amarsi no?
Fico, non ci avevo mai pensato!

La quarta:
A quale nuova idea ci stiamo riferendo?
Che l'amore omosessuale abbia pari dignità di quello etero?
Questa è una idea nuova? Ossignore, devo aver perso dei pezzi per strada.... cosa ne penserebbe Platone, per esempio? E tutta la città di Sparta? E metà dei gloriosi soldati, consoli, imperatori, gladiatori dell' antica Roma che si, praticavano l'amore omosessuale senza farne mistero? Facciamocene una ragione: siamo tutti eredi di un branco di finocchi. Olé.

E ancora: il diritto altrui in che senso?
Il diritto del nascituro? Perchè, qualcuno di noi etero e fertili ha pensato al diritto del nascituro quando ha deciso di avere figli?  Due drogati che scopano sotto l'effetto degli stupefacenti mettono al mondo un figliolo sotto i migliori auspici? Due alcolisti? Una donna che si trova con un uomo violento? Nessuno però nega al drogato, all'alcolista, al picchiatore il diritto di avere un figlio, vero?
Purchè il bambino abbia un padre maschio e una madre femmina, tutto il resto non conta e va bene: è secondo natura.

L'ultima considerazione è grammaticale: creato non si scrive maiuscolo, semmai Creatore, per chi lo desidera e ci crede, quando la parola si riferisce alla divinità. Ma il creato è una cosa, una cosa qualunque, e si scrive minuscolo. Ed inoltre la frase "Secondo la nuova idea mettere al mondo dei figli, senza prescindere dal valori del Creato, è un atto d'amore" non ha alcun senso (e sulle virgole non mi pronuncio). Forse il nostro amico intendeva dire "pur prescindendo dai valori del creato". Lo sottolineo perchè questo signore magari ha un seguito, magari parla e c'è chi gli corre dietro, e il minimo direi che dovrebbe essere, se non essere dotati di più cervello di un paramecio, almeno conoscere la lingua in cui si parla.

Come sempre, parere personale.






venerdì 26 giugno 2015

USA JUNE 26th, 2015

Oggi negli USA la Corte Suprema (con una maggioranza risicata di 5-4, va detto) ha dichiarato costituzionalmente legali i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

O meglio, ha dichiarato incostituzionale il contrario, il fatto di impedire a chi lo desidera di contrarre matrimonio indipendentemente dal sesso dei due richiedenti.

La motivazione è che le coppie omosessuali hanno chiesto "uguale dignità davanti alla legge. La Costituzione garantisce loro questo diritto".

In un paese dove, ricordiamolo, la senatrice Hillary Clinton basa proprio sulla pari dignità la sua corsa alle presidenziali.

Mentre esulto per questo risultato oltreoceano, mi domando quando un concetto così semplice come la pari dignità farà breccia anche nei cuori e nelle menti dei miei compatrioti. Mi domando quando la civiltà raggiungerà questo paese di brava gente che è brava solo la domenica in chiesa, dalle 11 a mezzogiorno, ma appena giù dal sagrato odia, sputa veleno, giudica in palese violazione delle più sacre leggi della religione che dichiara di professare.

Tutti gli uomini sono fratelli in Cristo.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Certo.
Ma solo se è bianco ed etero.
L'ipocrisia non finisce mai di scioccarmi.







SUL PERCHE' VORREI ANDARE AL PRIDE 2015

Quest'anno vorrei proprio partecipare al Pride 2015 di Milano.

Sono diversi anni che mi piacerebbe dare un'occhiata a questa variopinta (carnevalesca direbbe qualcuno, aggettivo cui viene inspiegabilmente data una connotazione negativa) manifestazione, ma non sono mai riuscita a farlo. A dirla tutta, probabilmente non riuscirò nemmeno stavolta.

Credo che sarebbe opportuno che non solo le persone direttamente interessate al "problema" prendessero parte a una manifestazione del genere, perchè quando si parla di diritti, siamo tutti soltanto persone, senza ulteriori specifiche.

Io vorrei partecipare per due ordini di motivi.

Il primo motivo è ideologico: ritengo che sia giusto. Ritengo che sia giusto manifestare la propria solidarietà a persone che chiedono di avere taluni diritti che vengono negati senza reali motivi. Ritengo che sia giusto accrescere la cultura della tolleranza. Ritengo che sia giusto, al contrario, combattere la cultura della discriminazione e dell'estremismo in senso lato.

L'altro motivo è personale ed egoistico. Ho due figli. Due figli che si affacciano ora alla vita e che potrebbero, un domani, manifestare inclinazioni non necessariamente tradizionali. Come madre, auspico che per loro la vita sia la più semplice e in discesa possibile, ma chiaramente in questa Italia la vita per i "non tradizionali" tanto in discesa non è.  E anzi, visti i recenti rigurgiti di estremismo moral-teologico, mi pare che addirittura la salita che si prospetta diventi sempre più ardua.

Perciò penso che senz'altro anche - e magari soprattutto - le famiglie tradizionali, quelle etero, quelle coi figli concepiti alla vecchia maniera, dovrebbero far sentire la propria voce e dire che la società è fatta di Persone e che le persone hanno tutte gli stessi diritti nel momento stesso in cui vengono al mondo.



COS'E' L'ARCOBALENO

Buongiorno a tutti e benvenuti.
Questo blog nasce da una costola (per restare in tema, come vedremo) della mia altra casa virtuale, purtroppo un po' trascurata ultimamente, La Vita Secondo la Puff.

Questo nuovo progetto scaturisce dalla mia esigenza di smettere di indignarmi stando seduta sul divano di casa. Negli ultimi tempi tante notizie, tanti avvenimenti stanno suscitando in me una rabbia che ha qualcosa di nuovo, che non è semplicemente il solito "ma cosa diavolo dicono questi qui" ma diventa piuttosto un sonoro "così non si può andare avanti".

L'intenzione è di parlare, qui, di argomenti di "scottante attualità": la questione dei profughi e degli immigrati, la violenza sulle donne, la discriminazione in tutte le sue forme e naturalmente il famigerato discorso gender - che in quanto madre mi sta particolarmente a cuore.

Prendendo spunto da notizie, filmati, dichiarazioni reperiti on e offline, vorrei provare a contribuire alla discussione proponendo i miei 20 centesimi di buon senso, i miei due soldi di apertura mentale e la mia schietta opinione.

Tutti sono benvenuti in questa casa virtuale, che la pensino come me o in modi diametralmente opposti. L'unica regola è la buona educazione.

Questo blog, per essere totalmente esplicita, è dichiaratamente e completamente contro ogni forma e genere di discriminazione basata su qualunque tipo di presupposto.
Lo so, non se ne sentiva la mancanza, di un altro blog così. Mi rendo conto.
Ma ne sentivo la mancanza io, ne sentiva la mancanza la mia voglia di cominciare a far qualcosa.

Spero quindi di poter dare il mio timido contributo - col vostro aiuto cari lettori -  al tentativo, portato già avanti da tanti più in gamba della sottoscritta, di lasciare ai nostri figli un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.